Bilanciamento dinamico sul campo: guida tecnica completa

Bilanciamento dinamico del campo

Guida tecnica completa per il bilanciamento dei rotori industriali

Parte I: Fondamenti teorici e normativi del bilanciamento dinamico

L'equilibratura dinamica in campo è una delle operazioni chiave nella tecnologia di regolazione delle vibrazioni, volta a prolungare la vita utile delle apparecchiature industriali e a prevenire situazioni di emergenza. L'utilizzo di strumenti portatili come Balanset-1A consente di eseguire queste operazioni direttamente sul sito operativo, riducendo al minimo i tempi di fermo e i costi associati allo smantellamento. Tuttavia, un'equilibratura di successo richiede non solo la capacità di utilizzare lo strumento, ma anche una profonda comprensione dei processi fisici alla base delle vibrazioni, nonché la conoscenza del quadro normativo che regola la qualità del lavoro.

Il principio metodologico si basa sull'installazione di pesi di prova e sul calcolo dei coefficienti di influenza dello squilibrio. In parole povere, lo strumento misura la vibrazione (ampiezza e fase) di un rotore rotante, dopodiché l'utente aggiunge sequenzialmente piccoli pesi di prova su piani specifici per "calibrare" l'influenza della massa aggiuntiva sulla vibrazione. In base alle variazioni di ampiezza e fase della vibrazione, lo strumento calcola automaticamente la massa necessaria e l'angolo di installazione dei pesi correttivi per eliminare lo squilibrio.

Questo approccio implementa il cosiddetto metodo a tre cicli per l'equilibratura su due piani: misurazione iniziale e due cicli con pesi di prova (uno per piano). Per l'equilibratura su un singolo piano, di solito sono sufficienti due cicli: senza pesi e con un peso di prova. Negli strumenti moderni, tutti i calcoli necessari vengono eseguiti automaticamente, semplificando notevolmente il processo e riducendo i requisiti di qualificazione degli operatori.

Sezione 1.1: Fisica dello squilibrio: analisi approfondita

Alla base di qualsiasi vibrazione nelle apparecchiature rotanti c'è lo squilibrio, o sbilanciamento. Lo sbilanciamento è una condizione in cui la massa del rotore è distribuita in modo non uniforme rispetto al suo asse di rotazione. Questa distribuzione non uniforme porta al verificarsi di forze centrifughe, che a loro volta causano vibrazioni dei supporti e dell'intera struttura della macchina. Le conseguenze di uno sbilanciamento non affrontato possono essere catastrofiche: dall'usura prematura e dalla distruzione dei cuscinetti fino ai danni alle fondamenta e alla macchina stessa. Per una diagnosi efficace ed eliminare lo sbilanciamento, è necessario distinguerne chiaramente le tipologie.

Tipi di squilibrio

Configurazione di bilanciamento del rotore con motore elettrico su supporti, sensori di vibrazione, dispositivo di misurazione, computer portatile con display software

Configurazione della macchina di bilanciamento del rotore con sistema di monitoraggio controllato da computer per la misurazione delle forze statiche e dinamiche per rilevare squilibri nei componenti rotanti del motore elettrico.

Squilibrio statico (monopiano): Questo tipo di squilibrio è caratterizzato dallo spostamento del baricentro del rotore parallelamente all'asse di rotazione. In condizioni statiche, un rotore di questo tipo, installato su prismi orizzontali, ruoterà sempre con il lato pesante rivolto verso il basso. Lo squilibrio statico è prevalente nei rotori sottili a forma di disco, dove il rapporto lunghezza/diametro (L/D) è inferiore a 0,25, ad esempio nelle mole o nelle giranti strette dei ventilatori. L'eliminazione dello squilibrio statico è possibile installando un peso correttivo in un piano di correzione, diametralmente opposto al punto pesante.

Squilibrio di coppia (momento): Questo tipo di squilibrio si verifica quando l'asse principale di inerzia del rotore interseca l'asse di rotazione nel centro di massa, ma non è parallelo ad esso. Lo squilibrio di coppia può essere rappresentato da due masse sbilanciate di uguale entità ma dirette in modo opposto, situate su piani diversi. In condizioni statiche, un rotore di questo tipo è in equilibrio e lo squilibrio si manifesta solo durante la rotazione sotto forma di "oscillazione" o "oscillazione". Per compensarlo, è necessaria l'installazione di almeno due pesi correttivi su due piani diversi, creando un momento di compensazione.

Configurazione di bilanciamento del rotore con motore elettrico su supporti per cuscinetti, sensori di vibrazione, cavi e display per laptop con analizzatore Vibromera

Schema tecnico di un apparato di prova del rotore di un motore elettrico con avvolgimenti in rame montati su cuscinetti di precisione, collegato ad apparecchiature di monitoraggio elettronico per la misurazione della dinamica di rotazione.

Squilibrio dinamico: Questo è il tipo di squilibrio più comune in condizioni reali e rappresenta una combinazione di squilibri statici e di coppia. In questo caso, l'asse centrale principale di inerzia del rotore non coincide con l'asse di rotazione e non lo interseca nel centro di massa. Per eliminare lo squilibrio dinamico, è necessaria una correzione della massa su almeno due piani. Strumenti a due canali come Balanset-1A sono progettati specificamente per risolvere questo problema.

Squilibrio quasi statico: Questo è un caso speciale di squilibrio dinamico in cui l'asse principale di inerzia interseca l'asse di rotazione ma non in corrispondenza del baricentro del rotore. Si tratta di una distinzione sottile ma importante per la diagnosi di sistemi di rotori complessi.

Rotori rigidi e flessibili: distinzione critica

Uno dei concetti fondamentali dell'equilibratura è la distinzione tra rotori rigidi e flessibili. Questa distinzione determina la possibilità stessa e la metodologia di un'equilibratura di successo.

Rotore rigido: Un rotore è considerato rigido se la sua frequenza di rotazione operativa è significativamente inferiore alla sua prima frequenza critica e non subisce deformazioni elastiche significative (deflessioni) sotto l'azione delle forze centrifughe. L'equilibratura di un rotore di questo tipo viene in genere eseguita con successo su due piani di correzione. Gli strumenti Balanset-1A sono progettati principalmente per lavorare con rotori rigidi.

Rotore flessibile: Un rotore è considerato flessibile se opera a una frequenza di rotazione prossima a una delle sue frequenze critiche o superiore a essa. In questo caso, la flessione elastica dell'albero diventa paragonabile allo spostamento del baricentro e contribuisce in modo significativo alle vibrazioni complessive.

Tentare di bilanciare un rotore flessibile utilizzando la metodologia per rotori rigidi (su due piani) spesso porta a guasti. L'installazione di pesi correttivi può compensare le vibrazioni a bassa velocità, sub-risonante, ma al raggiungimento della velocità operativa, quando il rotore si piega, questi stessi pesi possono aumentare le vibrazioni eccitando una delle modalità di vibrazione di flessione. Questo è uno dei motivi principali per cui il bilanciamento "non funziona", sebbene tutte le azioni con lo strumento siano eseguite correttamente. Prima di iniziare il lavoro, è estremamente importante classificare il rotore correlando la sua velocità operativa con frequenze critiche note (o calcolate).

Se è impossibile bypassare la risonanza (ad esempio, se la macchina ha una velocità fissa coincidente con quella risonante), si consiglia di modificare temporaneamente le condizioni di montaggio dell'unità (ad esempio, allentando la rigidità del supporto o installando guarnizioni elastiche temporanee) durante l'equilibratura per spostare la risonanza. Dopo aver eliminato lo squilibrio del rotore e ripristinato le normali vibrazioni, la macchina può essere riportata alle condizioni di montaggio standard.

Sezione 1.2: Quadro normativo: standard ISO

Gli standard nel campo dell'equilibratura svolgono diverse funzioni chiave: stabiliscono una terminologia tecnica unificata, definiscono i requisiti di qualità e, soprattutto, servono come base per un compromesso tra necessità tecnica e fattibilità economica. Requisiti di qualità eccessivi per l'equilibratura sono svantaggiosi, quindi gli standard aiutano a determinare in che misura sia consigliabile ridurre lo squilibrio. Inoltre, possono essere utilizzati nei rapporti contrattuali tra produttori e clienti per determinare i criteri di accettazione.

ISO 1940-1-2007 (ISO 1940-1): Requisiti di qualità per il bilanciamento dei rotori rigidi

Software per bilanciatore portatile Balanset-1A e analizzatore di vibrazioni. Calcolatore di tolleranza di bilanciamento (ISO 1940)

Software per bilanciatore portatile Balanset-1A e analizzatore di vibrazioni. Calcolatore di tolleranza di bilanciamento (ISO 1940)

Questa norma è il documento fondamentale per la determinazione dello squilibrio residuo ammissibile. Introduce il concetto di grado di qualità dell'equilibratura (G), che dipende dal tipo di macchina e dalla sua frequenza di rotazione operativa.

Grado di qualità G: Ogni tipo di attrezzatura corrisponde a uno specifico grado di qualità che rimane costante indipendentemente dalla velocità di rotazione. Ad esempio, il grado G6.3 è raccomandato per i frantoi e il G2.5 per gli indotti dei motori elettrici e le turbine.

Calcolo dello squilibrio residuo ammissibile (Uper): La norma consente il calcolo di uno specifico valore di squilibrio ammissibile che funge da indicatore di riferimento durante l'equilibratura. Il calcolo viene eseguito in due fasi:

  1. Determinazione dello squilibrio specifico ammissibile (eper) utilizzando la formula:
    eper = (G × 9549) / n
    dove G è il grado di qualità dell'equilibratura (ad esempio, 2,5), n è la frequenza di rotazione operativa, rpm. L'unità di misura per eper è g·mm/kg o μm.
  2. Determinazione dello squilibrio residuo ammissibile (Uper) per l'intero rotore:
    Tuper = eper × M
    dove M è la massa del rotore, kg. L'unità di misura per Uper è g·mm.

Ad esempio, per un rotore di motore elettrico con una massa di 5 kg, funzionante a 3000 giri/min con grado di qualità G2.5, il calcolo sarebbe:

eper = (2,5 × 9549) / 3000 ≈ 7,96 μm (o g·mm/kg).

Tuper = 7,96 × 5 = 39,8 g·mm.

Ciò significa che dopo l'equilibratura lo squilibrio residuo non deve superare i 39,8 g·mm.

L'utilizzo della norma trasforma la valutazione soggettiva "vibrazioni ancora troppo elevate" in un criterio oggettivo e misurabile. Se il rapporto di equilibratura finale generato dal software dello strumento mostra che lo squilibrio residuo rientra nella tolleranza ISO, il lavoro è considerato eseguito con qualità, il che tutela l'esecutore in caso di contestazioni.

ISO 20806-2007 (ISO 20806): Bilanciamento in atto

Questa norma regola direttamente il processo di bilanciamento del campo.

Vantaggi: Il vantaggio principale del bilanciamento in opera è che il rotore viene bilanciato in condizioni operative reali, sui suoi supporti e sotto carico operativo. Questo tiene automaticamente conto delle proprietà dinamiche del sistema di supporto e dell'influenza dei componenti del treno di alberi collegati, che non possono essere modellati su una macchina equilibratrice.

Svantaggi e limitazioni: La norma indica anche svantaggi significativi che devono essere considerati nella pianificazione dei lavori.

  • Accesso limitato: Spesso l'accesso ai piani di correzione su una macchina assemblata è difficile, limitando le possibilità di installazione dei pesi.
  • Necessità di prove: Il processo di bilanciamento richiede diversi cicli di "avvio-arresto" della macchina, il che potrebbe essere inaccettabile dal punto di vista del processo produttivo e dell'efficienza economica.
  • Difficoltà con grave squilibrio: In caso di squilibrio iniziale molto elevato, le limitazioni nella selezione del piano e nella massa del peso correttivo potrebbero non consentire di ottenere la qualità di bilanciamento richiesta.

Altri standard rilevanti

Per completezza, è opportuno menzionare altre norme, come la serie ISO 21940 (che sostituisce la ISO 1940), la ISO 8821 (che regola la considerazione dell'influenza chiave) e la ISO 11342 (per i rotori flessibili).

Parte II: Guida pratica al bilanciamento con gli strumenti Balanset-1A

Il successo dell'equilibratura dipende dalla scrupolosità del lavoro preparatorio. La maggior parte dei guasti non è dovuta a malfunzionamenti dello strumento, ma all'ignoranza di fattori che influenzano la ripetibilità della misura. Il principio fondamentale della preparazione è quello di escludere tutte le altre possibili fonti di vibrazione, in modo che lo strumento misuri solo l'effetto dello squilibrio.

Sezione 2.1: Fondamenti del successo: diagnostica pre-bilanciamento e preparazione della macchina

Prima di collegare lo strumento è necessario effettuare una diagnosi completa del meccanismo e una sua preparazione.

Fase 1: Diagnosi primaria delle vibrazioni (è davvero sbilanciato?)

Prima di procedere all'equilibratura, è utile eseguire una misurazione preliminare delle vibrazioni in modalità vibrometro. Il software Balanset-1A dispone di una modalità "Vibration Meter" (tasto F5) in cui è possibile misurare la vibrazione complessiva e separatamente il componente alla frequenza di rotazione (1×) prima di installare eventuali pesi. Tale diagnostica aiuta a comprendere la natura della vibrazione: se l'ampiezza dell'armonica rotazionale principale è prossima alla vibrazione complessiva, la fonte di vibrazione dominante è molto probabilmente lo sbilanciamento del rotore e l'equilibratura è efficace. Inoltre, le letture di fase e vibrazione da una misurazione all'altra devono essere stabili e non variare di oltre 5-10%.

Utilizzare lo strumento in modalità vibrometro o analizzatore di spettro (FFT) per una valutazione preliminare delle condizioni della macchina.

Classico segno di squilibrio: Lo spettro di vibrazione dovrebbe essere dominato da un picco alla frequenza di rotazione del rotore (picco a 1x frequenza RPM). L'ampiezza di questa componente in direzione orizzontale e verticale dovrebbe essere comparabile e le ampiezze delle altre armoniche dovrebbero essere significativamente inferiori.

Segni di altri difetti: Se lo spettro contiene picchi significativi ad altre frequenze (ad esempio, 2x, 3x giri/min) o a frequenze non multiple, ciò indica la presenza di altri problemi che devono essere eliminati prima dell'equilibratura. Ad esempio, un picco a 2x giri/min indica spesso un disallineamento dell'albero.

Fase 2: Ispezione meccanica completa (lista di controllo)

Rotore: Pulire accuratamente tutte le superfici del rotore (pale della ventola, martelli del frantoio, ecc.) da sporco, ruggine e residui di prodotto. Anche una piccola quantità di sporco con un raggio ampio crea uno squilibrio significativo. Verificare l'assenza di elementi rotti o mancanti (pale, martelli) o parti allentate.

Cuscinetti: Controllare i gruppi cuscinetti per verificare la presenza di gioco eccessivo, rumori estranei e surriscaldamento. Cuscinetti usurati con gioco elevato non consentiranno di ottenere letture stabili e renderanno impossibile l'equilibratura. È necessario verificare l'accoppiamento dei perni del rotore con i gusci dei cuscinetti e il gioco.

Fondazione e struttura: Assicurarsi che l'unità sia installata su una base rigida. Verificare il serraggio dei bulloni di ancoraggio e l'assenza di crepe nel telaio. La presenza di un "piede zoppo" (quando un supporto non si adatta alla base) o una rigidità insufficiente della struttura di supporto causerà l'assorbimento di energia dalle vibrazioni e letture instabili e imprevedibili.

Guidare: Per le trasmissioni a cinghia, controllare la tensione e le condizioni della cinghia. Per i collegamenti dei giunti, verificare l'allineamento dell'albero. Un disallineamento può creare vibrazioni a una frequenza pari a 2 volte il numero di giri al minuto, che distorcono le misurazioni alla frequenza di rotazione.

Sicurezza: Assicurarsi che tutte le protezioni siano presenti e funzionanti. L'area di lavoro deve essere libera da corpi estranei e persone.

Sezione 2.2: Impostazione e configurazione dello strumento

L'installazione corretta del sensore è fondamentale per ottenere dati accurati e affidabili.

Installazione hardware

Sensori di vibrazione (accelerometri):

  • Collegare i cavi dei sensori ai connettori corrispondenti dello strumento (ad esempio, X1 e X2 per Balanset-1A).
  • Installare i sensori sugli alloggiamenti dei cuscinetti il più vicino possibile al rotore.
  • Pratica chiave: per ottenere il massimo segnale (massima sensibilità), i sensori devono essere installati nella direzione in cui le vibrazioni sono massime. Per la maggior parte delle macchine posizionate orizzontalmente, questa è la direzione orizzontale, poiché la rigidità della fondazione in questo piano è solitamente inferiore. Utilizzare una base magnetica potente o un supporto filettato per garantire un contatto rigido. Un sensore fissato male è una delle principali cause di dati errati.

Sensore di fase (tachimetro laser):

  • Collegare il sensore all'ingresso speciale (X3 per Balanset-1A).
  • Attaccare un piccolo pezzo di nastro riflettente all'albero o ad altre parti rotanti del rotore. Il nastro deve essere pulito e garantire un buon contrasto.
  • Installare il tachimetro sul suo supporto magnetico in modo che il raggio laser colpisca stabilmente il segno durante l'intera rotazione. Assicurarsi che lo strumento indichi un valore di giri al minuto (RPM) stabile.

Se il sensore "manca" il segno o, al contrario, emette impulsi extra, è necessario correggere la larghezza/il colore del segno o la sensibilità/l'angolazione del sensore. Ad esempio, se sul rotore sono presenti elementi lucidi, è possibile coprirli con nastro opaco in modo che non riflettano il laser. Quando si lavora all'aperto o in ambienti molto illuminati, se possibile, proteggere il sensore dalla luce diretta, poiché un'illuminazione intensa può interferire con il sensore di fase.

Configurazione software (Balanset-1A)

  • Avviare il software (come amministratore) e collegare il modulo di interfaccia USB.
  • Vai al modulo di bilanciamento. Crea un nuovo record per l'unità da bilanciare, inserendone il nome, la massa e altri dati disponibili.
  • Selezionare il tipo di bilanciamento: 1 piano (statico) per rotori stretti o 2 piani (dinamico) per la maggior parte degli altri casi.
  • Definire i piani di correzione: scegliere i punti sul rotore in cui i pesi correttivi possono essere installati in modo sicuro e affidabile (ad esempio, il disco posteriore della girante del ventilatore, scanalature speciali sull'albero).

Sezione 2.3: Procedura di bilanciamento: guida passo passo

La procedura si basa sul metodo del coefficiente di influenza, in cui lo strumento "apprende" come il rotore risponde all'installazione di una massa nota. Gli strumenti Balanset-1A automatizzano questo processo.

Un simile approccio implementa il cosiddetto metodo a tre esecuzioni per il bilanciamento su due piani: misurazione iniziale e due esecuzioni con pesi di prova (uno su ciascun piano).

Esecuzione 0: Misurazione iniziale

  • Avviare la macchina e portarla a una velocità operativa stabile. È estremamente importante che la velocità di rotazione sia la stessa in tutti i cicli successivi.
  • Nel programma, avviare la misurazione. Lo strumento registrerà i valori iniziali di ampiezza e fase della vibrazione (il cosiddetto vettore iniziale "O").
Configurazione per il bilanciamento del rotore del motore elettrico con sensori di vibrazione X1, X2 su supporti per cuscinetti, computer portatile per l'analisi dei dati sul supporto.

Apparecchiatura per collaudo di motori industriali con rotore avvolto in rame montato su cuscinetti di precisione, dotata di sistema di monitoraggio controllato da computer per l'analisi delle prestazioni elettriche e la diagnostica.

Interfaccia software di bilanciamento a due piani Vibromera che mostra dati sulle vibrazioni, spettro di frequenza e campi di misurazione della massa di prova

Interfaccia software di bilanciamento dinamico a due piani che visualizza i dati di analisi delle vibrazioni con forme d'onda nel dominio del tempo e grafici dello spettro di frequenza per la diagnostica delle macchine rotanti.

Esecuzione 1: Peso di prova nel piano 1

  • Fermare la macchina.
  • Selezione del peso di prova: Questo è il passaggio più critico, a seconda dell'operatore. La massa del peso di prova deve essere sufficiente a causare una variazione significativa nei parametri di vibrazione (variazione di ampiezza di almeno 20-30°C o variazione di fase di almeno 20-30°C). Se la variazione è troppo piccola, l'accuratezza del calcolo sarà scarsa. Ciò accade perché il debole segnale utile del peso di prova "annega" il rumore del sistema (gioco dei cuscinetti, turbolenza del flusso), causando un calcolo errato del coefficiente di influenza.
  • Installazione del peso di prova: Fissare saldamente il peso di prova pesato (mt) a un raggio noto (r) nel piano 1. Il supporto deve resistere alla forza centrifuga. Registrare la posizione angolare del peso rispetto al segno di fase.
  • Avviare la macchina alla stessa velocità stabile.
  • Eseguire la seconda misurazione. Lo strumento registrerà il nuovo vettore di vibrazione ("O+T").
  • Arrestare la macchina e RIMUOVERE il peso di prova (a meno che il programma non specifichi diversamente).
Configurazione per il bilanciamento del rotore del motore elettrico con sensori di vibrazione X1 e X2, analizzatore portatile, cavi di collegamento e computer portatile.

Rendering 3D dell'impianto di prova del rotore del motore elettrico con avvolgimenti in rame montati su apparecchiature di bilanciamento di precisione, collegati a sensori diagnostici e computer portatile per l'analisi delle prestazioni.

Interfaccia software di bilanciamento del rotore a due piani Vibromera che mostra dati sulle vibrazioni, spettro di frequenza ed esecuzioni di prova della massa.

Interfaccia software di bilanciamento dinamico a due piani che mostra l'analisi delle vibrazioni con forme d'onda nel dominio del tempo e spettro di frequenza per il bilanciamento di macchinari rotanti a ~2960 giri/min.

Esecuzione 2: Peso di prova nel piano 2 (per bilanciamento su 2 piani)

  • Ripetere esattamente la procedura dal punto 2, ma questa volta installare il peso di prova nel piano 2.
  • Avviare, misurare, arrestare e RIMUOVERE il peso di prova.
Configurazione per l'equilibratura del rotore del motore elettrico con sensori di vibrazione X1, X2, dispositivo di misurazione, computer portatile e telaio della macchina equilibratrice.

Apparecchiatura per collaudo di motori industriali con avvolgimenti in rame montati su supporti, dotata di diagnostica controllata da computer portatile per l'analisi delle prestazioni e dell'efficienza dei motori elettrici.

Interfaccia software per il bilanciamento del rotore a due piani che mostra misurazioni delle vibrazioni, masse di correzione e dati sullo squilibrio residuo.

Interfaccia della macchina di bilanciamento dinamico a due piani che mostra i risultati dell'analisi delle vibrazioni e i calcoli di correzione della massa per le apparecchiature rotanti, con letture dello squilibrio residuo.

Calcolo e installazione dei pesi correttivi

  • In base alle variazioni vettoriali registrate durante le prove, il programma calcolerà automaticamente la massa e l'angolo di installazione del peso correttivo per ciascun piano.
  • L'angolo di installazione viene solitamente misurato dalla posizione del peso di prova nella direzione di rotazione del rotore.
  • Fissare saldamente i pesi correttivi permanenti. Quando si salda, ricordare che anche la saldatura stessa ha una massa. Quando si utilizzano bulloni, è necessario tenere conto della loro massa.
Configurazione di bilanciamento del rotore con motore elettrico sul banco di prova, sensori di vibrazione X1 e X2 montati, cavi per l'analizzatore del computer portatile.

Modello 3D di una grande bobina elettromagnetica o di uno statore di motore montato su un apparato di prova, con avvolgimenti in rame e apparecchiature di monitoraggio per l'analisi elettrica e la valutazione delle prestazioni.

Interfaccia software per il bilanciamento del rotore a due piani che mostra dati sulle vibrazioni, masse di correzione e risultati dello squilibrio residuo.

Interfaccia software della macchina di bilanciamento dinamico che visualizza i risultati del bilanciamento su due piani con masse di correzione di 0,290 g e 0,270 g ad angoli specifici per eliminare le vibrazioni.

Visualizzazione del software di bilanciamento del rotore a due piani che mostra grafici polari per il piano 1 e 2 con masse e angoli di correzione.

Analisi di bilanciamento dinamico a due piani che mostra grafici polari per la correzione del rotore. L'interfaccia mostra i requisiti di aggiunta di massa (0,290 g a 206° per il Piano 1, 0,270 g a 9° per il Piano 2) per ridurre al minimo le vibrazioni e raggiungere l'equilibrio meccanico nei macchinari rotanti.

Esecuzione 3: Misurazione di verifica e bilanciamento fine

  • Riavviare la macchina.
  • Eseguire una misurazione di controllo per valutare il livello di vibrazione residua.
  • Confrontare il valore ottenuto con la tolleranza calcolata secondo la norma ISO 1940-1.
  • Se la vibrazione continua a superare la tolleranza, lo strumento, utilizzando coefficienti di influenza già noti, calcolerà una piccola correzione "fine" (trim). Installare questo peso aggiuntivo e verificare nuovamente. Di solito sono sufficienti uno o due cicli di equilibratura fine.
  • Una volta completato, salvare il report e i coefficienti di influenza per un possibile utilizzo futuro su macchine simili.
Configurazione per il bilanciamento del rotore del motore con sensori di vibrazione, dispositivo di misurazione, computer portatile e supporti di bilanciamento etichettati X1/X2.

Rendering 3D di un gruppo rotore di motore elettrico su apparecchiatura di collaudo, con avvolgimenti in rame con indicatori diagnostici verdi e dispositivi di misurazione collegati per l'analisi del controllo qualità.

Interfaccia software per il bilanciamento del rotore a due piani Vibromera che mostra misurazioni delle vibrazioni, masse di correzione e dati sullo squilibrio residuo.

Interfaccia software di bilanciamento dinamico a due piani che mostra i risultati delle misurazioni delle vibrazioni e i calcoli di correzione per macchinari rotanti, visualizzando masse di prova, angoli e valori di squilibrio residuo.

Parte III: Risoluzione avanzata dei problemi e risoluzione dei problemi

Questa sezione è dedicata agli aspetti più complessi del bilanciamento del campo, ovvero alle situazioni in cui la procedura standard non produce risultati.

L'equilibratura dinamica comporta la rotazione di parti massicce, pertanto il rispetto delle procedure di sicurezza è di fondamentale importanza. Di seguito sono riportate le principali misure di sicurezza per l'equilibratura dei rotori in posizione:

Misure di sicurezza

Prevenzione dell'avvio accidentale (Lockout/Tagout): Prima di iniziare il lavoro, è necessario disattivare e scollegare l'azionamento del rotore. Cartelli di avvertimento sono appesi ai dispositivi di avviamento in modo che nessuno avvii la macchina per errore. Il rischio principale è l'avvio improvviso del rotore durante l'installazione di pesi o sensori. Pertanto, prima di installare pesi di prova o correttivi, l'albero deve essere arrestato in modo affidabile e il suo avvio deve essere impossibile senza la vostra conoscenza. Ad esempio, scollegare l'interruttore automatico del motore e appendere un lucchetto con un'etichetta, oppure rimuovere i fusibili. Solo dopo essersi assicurati che il rotore non si avvii spontaneamente, è possibile procedere all'installazione dei pesi.

Dispositivi di protezione individuale: Quando si lavora con parti rotanti, utilizzare DPI adeguati. Occhiali di sicurezza o visiera protettiva sono obbligatori per proteggersi da possibili espulsioni di piccole parti o pesi. Guanti - se appropriati (proteggono le mani durante l'installazione dei pesi, ma durante le misurazioni è meglio lavorare senza indumenti larghi e guanti che possono impigliarsi nelle parti rotanti). Gli indumenti devono essere aderenti, senza bordi larghi. I capelli lunghi devono essere raccolti sotto un copricapo. Utilizzo di tappi per le orecchie o cuffie - quando si lavora con macchine rumorose (il bilanciamento di grandi ventilatori, ad esempio, può essere accompagnato da un forte rumore). Se si utilizza la saldatura per il fissaggio dei pesi, indossare anche una maschera da saldatura, guanti da saldatura e rimuovere i materiali infiammabili.

Zona pericolosa attorno alla macchina: Limitare l'accesso di persone non autorizzate alla zona di bilanciamento. Durante le prove, vengono installate barriere o almeno nastri di avvertimento attorno all'unità. Il raggio della zona di pericolo è di almeno 3-5 metri, e anche di più per i rotori di grandi dimensioni. Nessuno deve trovarsi sulla linea delle parti rotanti o vicino al piano di rotazione del rotore durante la sua accelerazione. Essere pronti per le situazioni di emergenza: l'operatore deve avere a portata di mano un pulsante di arresto di emergenza o trovarsi in prossimità dell'interruttore di alimentazione per disattivare immediatamente l'unità in caso di rumori estranei, vibrazioni superiori ai livelli consentiti o espulsione di pesi.

Fissaggio affidabile del peso: Quando si fissano pesi correttivi di prova o permanenti, prestare particolare attenzione al loro fissaggio. I pesi correttivi temporanei vengono spesso fissati con un bullone a un foro esistente o incollati con nastro adesivo/biadesivo resistente (per pesi piccoli e basse velocità), oppure saldati a punti in un paio di punti (se è sicuro e il materiale lo consente). I pesi correttivi permanenti devono essere fissati in modo affidabile e a lungo termine: di norma, vengono saldati, avvitati con bulloni/viti o forati (rimozione della massa) nei punti necessari. È assolutamente vietato lasciare un peso fissato male sul rotore (ad esempio, con un magnete senza supporto o colla debole) durante la rotazione: un peso espulso diventa un proiettile pericoloso. Calcolare sempre la forza centrifuga: anche un bullone da 10 grammi a 3000 giri/min crea una forza di espulsione elevata, quindi l'attacco deve resistere ai sovraccarichi con ampio margine. Dopo ogni arresto, verificare che l'attacco del peso correttivo si sia allentato prima di riavviare il rotore.

Sicurezza elettrica delle apparecchiature: Lo strumento Balanset-1A è solitamente alimentato dalla porta USB di un laptop, il che è sicuro. Tuttavia, se il laptop è collegato a una rete a 220 V tramite un adattatore, è necessario osservare le misure generali di sicurezza elettrica: utilizzare una presa di corrente con messa a terra, non far passare i cavi in zone umide o calde, proteggere l'apparecchiatura dall'umidità. È vietato smontare o riparare lo strumento Balanset o il suo alimentatore mentre è collegato alla rete. Tutti i collegamenti dei sensori devono essere effettuati solo con lo strumento fuori tensione (USB scollegata o alimentazione del laptop rimossa). In caso di tensione instabile o forti interferenze elettriche sul luogo di lavoro, si consiglia di alimentare il laptop da una fonte autonoma (UPS, batteria) per evitare interferenze nei segnali o lo spegnimento dello strumento.

Considerando le caratteristiche del rotore: Alcuni rotori potrebbero richiedere precauzioni aggiuntive. Ad esempio, quando si bilanciano rotori ad alta velocità, assicurarsi che non superino la velocità consentita (non "scappino"). A questo scopo, è possibile utilizzare limitazioni tachimetriche o verificare in anticipo la frequenza di rotazione. I rotori lunghi e flessibili possono superare velocità critiche durante la rotazione: essere pronti a ridurre rapidamente i giri in caso di vibrazioni eccessive. Se il bilanciamento viene eseguito su un'unità con fluido di lavoro (ad esempio, una pompa, un sistema idraulico), assicurarsi che durante il bilanciamento non vi siano variazioni di alimentazione del fluido o di carico.

Documentazione e comunicazione: In base alle norme di sicurezza sul lavoro, è auspicabile disporre di istruzioni per l'esecuzione sicura dei lavori di bilanciamento specifiche per la vostra azienda. Tali istruzioni dovrebbero prescrivere tutte le misure elencate ed eventualmente altre aggiuntive (ad esempio, requisiti per la presenza di un secondo osservatore, ispezione degli utensili prima del lavoro, ecc.). Familiarizzate l'intero team coinvolto con queste istruzioni. Prima di iniziare gli esperimenti, eseguite un breve briefing: chi fa cosa, quando segnalare un arresto, quali segnali convenzionali utilizzare. Ciò è particolarmente importante se una persona è al pannello di controllo e un'altra all'apparecchiatura di misurazione.

L'osservanza delle misure elencate ridurrà al minimo i rischi durante l'equilibrio. Ricordate che la sicurezza va oltre la velocità di bilanciamento. È meglio dedicare più tempo alla preparazione e al controllo piuttosto che permettere un incidente. Nella pratica del bilanciamento, sono noti casi in cui l'ignoranza delle regole (ad esempio, un fissaggio debole del peso) ha portato a incidenti e lesioni. Pertanto, affrontate il processo in modo responsabile: il bilanciamento non è solo un'operazione tecnica, ma anche potenzialmente pericolosa, che richiede disciplina e attenzione.

Sezione 3.1: Diagnosi e superamento dell'instabilità delle misurazioni (letture "fluttuanti")

Sintomo: Durante misurazioni ripetute in condizioni identiche, le letture di ampiezza e/o fase cambiano significativamente ("float", "jump"). Ciò rende impossibile il calcolo della correzione.

Causa ultima: Lo strumento non presenta malfunzionamenti. Segnala con precisione che la risposta vibrazionale del sistema è instabile e imprevedibile. Il compito dello specialista è individuare ed eliminare la fonte di questa instabilità.

Algoritmo diagnostico sistematico:

  • Allentamento meccanico: Questa è la causa più frequente. Controllare il serraggio dei bulloni di montaggio dell'alloggiamento dei cuscinetti e dei bulloni di ancoraggio del telaio. Verificare la presenza di crepe nelle fondamenta o nel telaio. Eliminare il "piede zoppo".
  • Difetti dei cuscinetti: Un gioco interno eccessivo nei cuscinetti volventi o l'usura del guscio del cuscinetto consentono all'albero di muoversi in modo caotico all'interno del supporto, dando luogo a letture instabili.
  • Instabilità correlata al processo:
    • Aerodinamica (ventilatori): Il flusso d'aria turbolento e la separazione del flusso dalle pale possono causare effetti di forza casuali sulla girante.
    • Idraulica (pompe): La cavitazione, ovvero la formazione e il collasso di bolle di vapore in un liquido, crea potenti shock idraulici casuali. Questi shock mascherano completamente il segnale periodico dello sbilanciamento e rendono impossibile il bilanciamento.
    • Movimento di massa interno (frantoi, mulini): Durante il funzionamento, il materiale può muoversi e ridistribuirsi all'interno del rotore, agendo come "squilibrio mobile".
  • Risonanza: Se la velocità di esercizio è molto vicina alla frequenza naturale della struttura, anche piccole variazioni di velocità (50-100 giri/min) causano enormi variazioni di ampiezza e fase delle vibrazioni. Il bilanciamento nella zona di risonanza è impossibile. È necessario eseguire un test di coast-down (all'arresto della macchina) per determinare i picchi di risonanza e scegliere una velocità di bilanciamento lontana da essi.
  • Effetti termici: Con il riscaldamento della macchina, l'espansione termica può causare la flessione dell'albero o variazioni di allineamento, con conseguente "deriva" della lettura. È necessario attendere che la macchina raggiunga un regime termico stabile ed eseguire tutte le misurazioni a questa temperatura.
  • Influenza delle apparecchiature vicine: Le forti vibrazioni provenienti dalle macchine operatrici vicine possono essere trasmesse attraverso il pavimento e distorcere le misurazioni. Se possibile, isolare l'unità da bilanciare o eliminare la fonte di interferenza.

Sezione 3.2: Quando il bilanciamento non aiuta: identificazione dei difetti alla radice

Sintomo: La procedura di bilanciamento è stata eseguita, le letture sono stabili, ma la vibrazione finale rimane elevata. Oppure il bilanciamento su un piano peggiora la vibrazione su un altro.

Causa ultima: L'aumento delle vibrazioni non è causato da un semplice sbilanciamento. L'operatore sta cercando di risolvere un problema di geometria o di guasto di un componente con il metodo di correzione della massa. In questo caso, un tentativo di bilanciamento non riuscito è un test diagnostico riuscito che dimostra che il problema non è dovuto allo sbilanciamento.

Utilizzo dell'analizzatore di spettro per la diagnosi differenziale:

  • Disallineamento dell'albero: Segno principale: picco di vibrazione elevato a una frequenza pari a 2 volte il numero di giri/min, spesso accompagnato da un picco significativo a 1 volta il numero di giri/min. Anche le vibrazioni assiali elevate sono caratteristiche. I tentativi di "equilibrare" il disallineamento sono destinati al fallimento. Soluzione: eseguire un allineamento dell'albero di qualità.
  • Difetti dei cuscinetti volventi: Si manifestano come vibrazioni ad alta frequenza nello spettro a frequenze "portanti" caratteristiche (BPFO, BPFI, BSF, FTF) che non sono multipli della frequenza di rotazione. La funzione FFT negli strumenti Balanset aiuta a rilevare questi picchi.
  • Arco dell'asta: Si manifesta come un picco elevato a 1x RPM (simile allo squilibrio), ma spesso accompagnato da una componente evidente a 2x RPM e da un'elevata vibrazione assiale, rendendo il quadro simile a una combinazione di squilibrio e disallineamento.
  • Problemi elettrici (motori elettrici): L'asimmetria del campo magnetico (ad esempio, dovuta a difetti delle barre del rotore o all'eccentricità del traferro) può causare vibrazioni a una frequenza doppia rispetto a quella di alimentazione (100 Hz per una rete a 50 Hz). Queste vibrazioni non vengono eliminate dal bilanciamento meccanico.

Un esempio di complessa relazione causa-effetto è la cavitazione in una pompa. Una bassa pressione di ingresso porta all'ebollizione del liquido e alla formazione di bolle di vapore. Il loro successivo collasso sulla girante provoca due effetti: 1) l'usura erosiva delle pale, che nel tempo altera di fatto l'equilibrio del rotore; 2) potenti shock idraulici casuali che creano "rumore" vibrazionale a banda larga, mascherando completamente il segnale utile dallo sbilanciamento e rendendo instabili le letture. La soluzione non è il bilanciamento, ma l'eliminazione della causa idraulica: controllo e pulizia della linea di aspirazione, garantendo un margine di cavitazione (NPSH) sufficiente.

Errori comuni di bilanciamento e suggerimenti per la prevenzione

Quando si esegue il bilanciamento del rotore, soprattutto in condizioni di campo, i principianti spesso riscontrano errori tipici. Di seguito sono riportati gli errori più comuni e i consigli su come evitarli:

Bilanciamento di un rotore difettoso o sporco: Uno degli errori più frequenti è cercare di bilanciare un rotore che presenta altri problemi: cuscinetti usurati, gioco, crepe, sporco aderente, ecc. Di conseguenza, lo squilibrio potrebbe non essere la causa principale delle vibrazioni e, anche dopo lunghi tentativi, le vibrazioni rimangono elevate. Consiglio: controllare sempre le condizioni del meccanismo prima di procedere all'equilibratura.

Peso di prova troppo piccolo: Un errore comune è l'installazione di un peso di prova di massa insufficiente. Di conseguenza, la sua influenza si annulla nel rumore di misura: la fase si sposta appena, l'ampiezza cambia solo di pochi punti percentuali e il calcolo del peso correttivo diventa impreciso. Consiglio: puntare alla regola di variazione delle vibrazioni 20-30%. A volte è meglio fare diversi tentativi con pesi di prova diversi (mantenendo l'opzione più efficace): lo strumento lo consente, sovrascrivendo semplicemente il risultato della prima prova. Nota inoltre: anche utilizzare un peso di prova troppo grande è sconsigliato, poiché può sovraccaricare i supporti. Selezionare un peso di prova di massa tale che, una volta installato, l'ampiezza di vibrazione 1× cambi di almeno un quarto rispetto all'originale. Se dopo la prima prova si notano piccole variazioni, aumentare coraggiosamente la massa del peso di prova e ripetere la misurazione.

Non conformità con la costanza del regime ed effetti di risonanza: Se durante il bilanciamento tra diverse prove il rotore ruotava a velocità significativamente diverse, o durante la misurazione la velocità "fluttuava", i risultati saranno errati. Inoltre, se la velocità è prossima alla frequenza di risonanza del sistema, la risposta alle vibrazioni può essere imprevedibile (grandi sfasamenti, dispersione dell'ampiezza). L'errore sta nell'ignorare questi fattori. Consiglio: mantenere sempre una velocità di rotazione stabile e identica durante tutte le misurazioni. Se l'azionamento è dotato di un regolatore, impostare giri fissi (ad esempio, esattamente 1500 giri/min per tutte le misurazioni). Evitare di attraversare velocità critiche per la struttura. Se si nota che da una prova all'altra la fase "salta" e l'ampiezza non si ripete nelle stesse condizioni, si sospetta una risonanza. In tal caso, provare a ridurre o aumentare la velocità di 10-15 TP3T e ripetere le misurazioni, oppure modificare la rigidità di installazione della macchina per smorzare la risonanza. L'obiettivo è portare il regime di misurazione fuori dalla zona di risonanza, altrimenti il bilanciamento non ha senso.

Errori di fase e di marcatura: A volte l'utente si confonde con le misurazioni angolari. Ad esempio, indica erroneamente da dove contare l'angolo di installazione del peso. Di conseguenza, il peso viene installato non dove lo strumento ha calcolato. Consiglio: monitorare attentamente la determinazione dell'angolo. In Balanset-1A, l'angolo del peso correttivo viene solitamente misurato dalla posizione del peso di prova nel senso di rotazione. Cioè, se lo strumento mostra, ad esempio, "Piano 1: 45°", significa che dal punto in cui si trovava il peso di prova, bisogna misurare 45° nel senso di rotazione. Ad esempio, le lancette dell'orologio ruotano in senso orario e il rotore gira in senso orario, quindi 90 gradi corrisponderanno alle ore 3 sul quadrante. Alcuni strumenti (o programmi) possono misurare la fase dal segno o nella direzione opposta: leggere sempre le istruzioni specifiche del dispositivo. Per evitare confusione, è possibile contrassegnare direttamente sul rotore: contrassegnare la posizione del peso di prova come 0°, quindi indicare il senso di rotazione con una freccia e, utilizzando un goniometro o una dima di carta, misurare l'angolo per il peso permanente.

Attenzione: durante l'equilibratura, il tachimetro non può essere spostato. Deve essere sempre puntato sullo stesso punto sulla circonferenza. Se il segno di fase è stato spostato o il sensore di fase è stato reinstallato, l'intera immagine di fase verrà interrotta.

Fissaggio errato o perdita di pesi: Può capitare che nella fretta il peso sia stato avvitato male e che all'avvio successivo sia caduto o si sia spostato. In questo caso, tutte le misurazioni di questa prova sono inutili e, soprattutto, pericolose. Oppure un altro errore: dimenticare di rimuovere il peso di prova quando la metodologia lo richiede, e di conseguenza lo strumento pensa che non ci sia, ma è rimasto sul rotore (o viceversa: il programma prevedeva di lasciarlo, ma lo avete rimosso). Consiglio: seguite scrupolosamente la metodologia scelta: se richiede la rimozione del peso di prova prima di installare il secondo, rimuovetelo e non dimenticatelo. Utilizzate una checklist: "peso di prova 1 rimosso, peso di prova 2 rimosso" - prima del calcolo, assicuratevi che non ci siano masse extra sul rotore. Quando si fissano i pesi, verificatene sempre l'affidabilità. Meglio dedicare 5 minuti in più alla foratura o al serraggio dei bulloni piuttosto che cercare in seguito la parte espulsa. Non sostare mai nel piano di possibile espulsione del peso durante la rotazione: questa è una regola di sicurezza, utile anche in caso di errore.

Non si utilizzano le capacità dello strumento: Alcuni operatori ignorano inconsapevolmente le utili funzioni di Balanset-1A. Ad esempio, non salvano i coefficienti di influenza per rotori simili, non utilizzano i grafici di coast-down e la modalità spettro se lo strumento li fornisce. Consiglio: familiarizzatevi con il manuale dello strumento e utilizzate tutte le sue opzioni. Balanset-1A può generare grafici delle variazioni di vibrazione durante il coast-down (utile per il rilevamento della risonanza), condurre analisi spettrali (aiuta a garantire che l'armonica 1× predomini) e persino misurare la vibrazione relativa dell'albero tramite sensori senza contatto, se collegati. Queste funzioni possono fornire informazioni preziose. Inoltre, i coefficienti di influenza salvati consentiranno di equilibrare un rotore simile la prossima volta senza pesi di prova: una sola esecuzione sarà sufficiente, risparmiando tempo.

In sintesi, ogni errore è più facile da prevenire che da correggere. Un'attenta preparazione, la scrupolosa osservanza della metodologia di misura, l'utilizzo di mezzi di fissaggio affidabili e l'applicazione della logica strumentale sono le chiavi per un'equilibratura rapida e di successo. Se qualcosa va storto, non esitate a interrompere il processo, analizzare la situazione (eventualmente con l'ausilio di una diagnostica vibrazionale) e solo allora continuare. L'equilibratura è un processo iterativo che richiede pazienza e precisione.

Esempio di configurazione e calibrazione pratica:

Immaginiamo di dover bilanciare i rotori di due unità di ventilazione identiche. La configurazione dello strumento viene eseguita per la prima ventola: installiamo il software, colleghiamo i sensori (due su supporti, uno ottico su stativo), prepariamo la ventola per l'avvio (rimuoviamo l'involucro, applichiamo il contrassegno). Eseguiamo l'equilibratura della prima ventola con pesi di prova, lo strumento calcola e suggerisce la correzione: la installiamo, otteniamo una riduzione delle vibrazioni conforme agli standard. Quindi salviamo il file dei coefficienti (tramite il menu dello strumento). Ora, passando alla seconda ventola identica, possiamo caricare questo file. Lo strumento chiederà di eseguire immediatamente un ciclo di controllo (essenzialmente, una misurazione del ciclo 0 per la seconda ventola) e, utilizzando i coefficienti caricati in precedenza, fornisce immediatamente masse e angoli dei pesi correttivi per la seconda ventola. Installiamo i pesi, avviamo e otteniamo una significativa riduzione delle vibrazioni fin dal primo tentativo, solitamente entro i limiti di tolleranza. Pertanto, la configurazione dello strumento con il salvataggio dei dati di calibrazione sulla prima macchina ha permesso di ridurre drasticamente i tempi di equilibratura per la seconda. Naturalmente, se la vibrazione della seconda ventola non si riducesse ai livelli standard, è possibile eseguire cicli aggiuntivi con pesi di prova individualmente, ma spesso i dati salvati si rivelano sufficienti.

Bilanciamento degli standard di qualità

Tabella 1: Gradi di qualità di bilanciamento (G) secondo ISO 1940-1 per apparecchiature tipiche
Grado di qualità G Squilibrio specifico consentito eper (mm/s) Tipi di rotore (esempi)
G4000 4000 Alberi motore montati rigidamente di motori diesel marini lenti (con numero dispari di cilindri)
G16 16 Alberi motore di grandi motori a due tempi
G6.3 6.3 Rotori di pompe, giranti di ventilatori, indotti di motori elettrici, rotori di frantoi, parti di apparecchiature di processo
G2.5 2.5 Rotori di turbine a gas e a vapore, turbocompressori, azionamenti di macchine utensili, indotti di motori elettrici per scopi speciali
G1 1 Azionamenti per rettificatrici, mandrini
G0.4 0.4 Mandrini per rettificatrici di precisione, giroscopi
Tabella 2: Matrice diagnostica delle vibrazioni: squilibrio rispetto ad altri difetti
Tipo di difetto Frequenza dello spettro dominante Caratteristica di fase Altri sintomi
Sbilanciare 1x giri/min Stabile Predomina la vibrazione radiale
Disallineamento dell'albero 1x, 2x, 3x giri/min Potrebbe essere instabile Elevata vibrazione assiale - segno chiave
allentamento meccanico Armoniche 1x, 2x e multiple Instabile, "saltante" Movimento visivamente evidente, confermato dall'indicatore del quadrante
Difetto del cuscinetto volvente Alte frequenze (BPFO, BPFI, ecc.) Non sincronizzato con RPM Rumore estraneo, temperatura elevata
Risonanza La velocità operativa coincide con la frequenza naturale Cambiamenti di fase di 180° quando si passa attraverso la risonanza L'ampiezza della vibrazione aumenta bruscamente a una velocità specifica

Parte IV: Domande frequenti e note applicative

Questa sezione riassume consigli pratici e risponde alle domande che più spesso sorgono tra gli specialisti delle condizioni sul campo.

Sezione 4.1: Domande frequenti generali (FAQ)

Quando utilizzare il bilanciamento a 1 piano e quando a 2 piani?
Utilizzare il bilanciamento a 1 piano (statico) per rotori stretti a forma di disco (rapporto L/D < 0,25) dove lo squilibrio di coppia è trascurabile. Utilizzare l'equilibratura a 2 piani (dinamica) per praticamente tutti gli altri rotori, in particolare con L/D > 0,25 o funzionanti ad alta velocità.

Cosa fare se il peso di prova ha causato un aumento pericoloso delle vibrazioni?
Arrestare immediatamente la macchina. Ciò significa che il peso di prova è stato installato vicino al punto pesante esistente, aggravando lo sbilanciamento. La soluzione è semplice: spostare il peso di prova di 180 gradi rispetto alla sua posizione originale.

I coefficienti di influenza salvati possono essere utilizzati per un'altra macchina?
Sì, ma solo se l'altra macchina è assolutamente identica: stesso modello, stesso rotore, stesse fondamenta, stessi cuscinetti. Qualsiasi modifica alla rigidità strutturale modificherà i coefficienti di influenza, rendendoli non validi. La migliore prassi è quella di effettuare sempre nuove prove per ogni nuova macchina.

Come tenere conto delle sedi per chiavette? (ISO 8821)
La prassi standard (salvo diversa indicazione nella documentazione) prevede l'utilizzo di una "mezza chiavetta" nella sede per chiavetta dell'albero quando si esegue l'equilibratura senza la parte di accoppiamento. Questo compensa la massa della parte di chiavetta che riempie la scanalatura sull'albero. L'utilizzo di una chiavetta intera o l'equilibratura senza chiavetta darà luogo a un gruppo non correttamente bilanciato.

Quali sono le misure di sicurezza più importanti?

  • Sicurezza elettrica: Utilizzare uno schema di collegamento con due interruttori sequenziali per evitare la fuoriuscita accidentale del rotore. Applicare le procedure di lockout and tagout (LOTO) durante l'installazione dei pesi. Il lavoro deve essere eseguito sotto supervisione e l'area di lavoro deve essere transennata.
  • Sicurezza meccanica: Non lavorare con abiti larghi e con elementi svolazzanti. Prima di iniziare, assicurarsi che tutte le protezioni siano in posizione. Non toccare mai le parti rotanti né tentare di frenare manualmente il rotore. Assicurarsi che i pesi correttivi siano fissati in modo affidabile, in modo da non diventare proiettili.
  • Cultura di produzione generale: Mantenere pulito il posto di lavoro, non ingombrare i corridoi.
Tabella 3: Guida per la risoluzione dei problemi di bilanciamento più comuni
Sintomo Probabili cause Azioni consigliate
Letture instabili/"fluttuanti" Allentamento meccanico, usura dei cuscinetti, risonanza, instabilità del processo (cavitazione, movimento di massa), vibrazioni esterne Serrare tutti i collegamenti bullonati, controllare il gioco dei cuscinetti, eseguire il test di rallentamento per individuare e bypassare la risonanza, stabilizzare il regime operativo, isolare l'unità
Non è possibile raggiungere la tolleranza dopo diversi cicli Coefficienti di influenza errati (prova non riuscita), rotore flessibile, presenza di difetti nascosti (disallineamento), non linearità del sistema Ripetere la prova con il peso selezionato correttamente, verificare se il rotore è flessibile, utilizzare FFT per cercare altri difetti, aumentare la rigidità della struttura di supporto
Vibrazione normale dopo il bilanciamento ma ritorna rapidamente Espulsione del peso correttivo, accumulo di prodotto sul rotore, deformazioni termiche durante il funzionamento Utilizzare un attacco del peso più affidabile (saldatura), implementare un programma regolare di pulizia del rotore, eseguire il bilanciamento a una temperatura di esercizio stabile

Sezione 4.2: Guida al bilanciamento per tipi specifici di apparecchiature

Ventilatori industriali e aspiratori di fumo:

  • Problema: Più suscettibili allo squilibrio dovuto all'accumulo di prodotto sulle lame (aumento di massa) o all'usura abrasiva (perdita di massa).
  • Procedura: Pulire sempre accuratamente la girante prima di iniziare il lavoro. L'equilibratura può richiedere diverse fasi: prima la girante stessa, poi l'assemblaggio con l'albero. Prestare attenzione alle forze aerodinamiche che possono causare instabilità.

Pompe:

  • Problema: Il nemico principale è la cavitazione.
  • Procedura: Prima di procedere al bilanciamento, assicurarsi che il margine di cavitazione in ingresso (NPSHa) sia sufficiente. Verificare che la tubazione di aspirazione o il filtro non siano ostruiti. Se si avverte il caratteristico rumore di "ghiaia" e la vibrazione è instabile, eliminare innanzitutto il problema idraulico.

Trituratori, macinatori e pacciamatrici:

  • Problema: Usura estrema, possibilità di grandi e improvvise variazioni di squilibrio dovute alla rottura o all'usura del martello/battitore. I rotori sono pesanti e operano sotto carichi d'urto elevati.
  • Procedura: Verificare l'integrità e il fissaggio degli elementi di lavoro. A causa delle forti vibrazioni, potrebbe essere necessario un ulteriore ancoraggio del telaio della macchina al pavimento per ottenere letture stabili.

Indotti dei motori elettrici:

  • Problema: Può avere fonti di vibrazioni sia meccaniche che elettriche.
  • Procedura: Utilizzare un analizzatore di spettro per verificare la presenza di vibrazioni a una frequenza doppia rispetto a quella di alimentazione (ad esempio, 100 Hz). La loro presenza indica un malfunzionamento elettrico, non uno squilibrio. Per gli indotti dei motori a corrente continua e i motori a induzione, si applica la procedura standard di bilanciamento dinamico.

Conclusione

L'equilibratura dinamica dei rotori in posizione mediante strumenti portatili come Balanset-1A è uno strumento potente per aumentare l'affidabilità e l'efficienza operativa delle apparecchiature industriali. Tuttavia, come dimostra l'analisi, il successo di questa procedura non dipende tanto dallo strumento in sé, quanto dalla qualificazione specialistica e dalla capacità di applicare un approccio sistematico.

Le conclusioni principali di questa guida possono essere ridotte a diversi principi fondamentali:

La preparazione determina il risultato: Per un bilanciamento riuscito sono indispensabili una pulizia accurata del rotore, il controllo delle condizioni dei cuscinetti e delle fondamenta e una diagnosi preliminare delle vibrazioni per escludere altri difetti.

Il rispetto degli standard è la base della qualità e della tutela legale: L'applicazione della norma ISO 1940-1 per determinare le tolleranze di squilibrio residuo trasforma la valutazione soggettiva in un risultato oggettivo, misurabile e giuridicamente significativo.

Lo strumento non è solo un bilanciatore ma anche uno strumento diagnostico: L'incapacità di bilanciare un meccanismo o l'instabilità di lettura non sono guasti dello strumento, bensì importanti segnali diagnostici che indicano la presenza di problemi più gravi, come disallineamenti, risonanze, difetti dei cuscinetti o violazioni tecnologiche.

La comprensione della fisica dei processi è fondamentale per risolvere compiti non standard: La conoscenza delle differenze tra rotori rigidi e flessibili, la comprensione dell'influenza della risonanza, delle deformazioni termiche e dei fattori tecnologici (ad esempio la cavitazione) consentono agli specialisti di prendere decisioni corrette in situazioni in cui le istruzioni standard passo passo non funzionano.

Pertanto, un bilanciamento efficace in campo è la sintesi di misurazioni precise eseguite da strumenti moderni e di un approccio analitico approfondito basato sulla conoscenza della teoria delle vibrazioni, delle normative e dell'esperienza pratica. Seguire le raccomandazioni delineate in questa guida consentirà ai tecnici specializzati non solo di affrontare con successo le attività tipiche, ma anche di diagnosticare e risolvere efficacemente problemi complessi e non banali di vibrazione delle apparecchiature rotanti.

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